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Tutto comincia all’Idroscalo di Ostia nel 1975. Un campo da calcio, una discarica lambita dalla povertà e
dal mare. I ragazzi di vita di Pasolini ormai hanno perso l’innocenza e dopo l’assassinio del loro Poeta si
specializzano nei furti d’auto, negli svaligiamenti, nelle scommesse clandestine, nelle rapine a mano
armata. I soldi chiamano i soldi. Quelli veri arriveranno con i sequestri e dalla Sicilia di Don Pippo Calò.
Questi “bravi ragazzi” di borgata guardano alla Napoli spietata e organizzata della Camorra di Raffaele
Cutolo. Da Testaccio, Trastevere, Acilia, si mettono insieme e vogliono organizzare qualcosa di grosso. I
loro nomi sono singolari: Accattone (ancora da Pasolini), Operaietto, Crispino per via dei capelli ricci, er
sorcio, il Killer, er Catena, Fornaretto, er coniglio, er Pantera. Rapiscono e tengono in ostaggio il duca
Grazioli Lante Della Rovere che non tornerà mai più dai suoi familiari. Guarderà in faccia uno dei suoi
sequestratori. Il gruppo da allora diventa un’agenzia del crimine, il centro indiscusso e incontrastato
della malavita romana che fa ancora parlare di sé. Quando i nostri riusciranno a corrompere giudici,
poliziotti, perizie psichiatriche, si parlerà ufficialmente della Banda della Magliana.
Questi banditi alla fine, si presero Roma.

Competenze

Postato il

15 Gennaio 2019